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Europei. 10 km. Gabbrielleschi 2^, Furlan 6°

Fondo
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Giulia Gabbrielleschi conquista un favoloso argento nella 10 km di nuoto in acque libere nella suggestiva cornice del Loch Lomond, a nord-ovest di Glasgow, sede dei campionati europei. 
Tenace, combattiva e anche ironica, insomma una toscanaccia doc. Giulia Gabbrielleschi, ultimo talento dell'Italfondo, conquista un argento tutto carattere, cuore e grinta che vale la definitiva consacrazione sul palcoscenico internazionale. La 21enne pistoiese - allenata da Massimiliano Lombardi e tesserata per Fiamme Oro e Nuotatori Pistoiesi - chiude in 1h54'53''0; davanti a lei solo la scatenata olandese Sharon Van Rouwendaal - già vincitrice della 5 km, oro olimpico a Rio 2016,  dieci medaglie tra Mondiali ed Europei, allenata da Philippe Lucas - che con una tattica analoga a quella di mercoledì tocca in 1h54''45''7. Terza l'altra orange Esmee Vermulen in 1h55'27''4 che stacca Rachele Bruni, quarta in 1h55'40''6; ottava e mai a proprio agio con la muta Arianna Bridi in 1h57'27''1.
Gara simile alla cinque chilometri che ha aperto il programma del fondo. La Van Rouwendaal si mette in testa al gruppo dopo due chilometri, seguita dalla sola Gabbrielleschi; le due staccano le altre dopo il settimo chilometro e a settecento metri dal traguardo l'olandese prende margine sull'azzurra, arrivando in solitario; da dietro Bruni resta costantemente in scia a Vermulen fino alla penultima boa, ma poi è costretta a cedere.
"Mercoledì avevo osservato attentamente la tattica della Van Rouwnedaal e appena è partita ho deciso di seguirla - racconta una commossa Gabbrielleschi, sesta nella 5 km iridata sul Lago Balaton e bronzo con la 4x1.25 mixed - Io sono brava a tenere le scie: mi è andata bene. Onestamente non mi dispiace gareggiare in queste condizioni e con la muta mi sono trovata bene. Sono fiera di me stessa perchè ho tenuto duro e lavorato tantissimo quest'anno. Un grazie va al mio allenatore Lombardi che mi è sempre accanto, anche moralmente".
Stanca, ma comunque soddifatta Rachele Bruni, di bronzo nella 5 chilometri. "Il ritmo dell'olandese era veramente alto, ho provato a tenere ma alla fine non ce la facevo più - spiega la ventisettenne di Firenze, dodici medaglie europee al collo (8-2-2), che nel 2017 ha sfatato il tabù iridato con in bronzo nella staffetta - Sono molto stanca, ho dato tutto quello che potevo. Il quarto posto brucia sempre, ma questa è solo una tappa di passaggio verso mondiali e olimpiadi", conclude la fondista tesserata per Esercito e Unicusano Aurelia Nuoto, allenata dal tecnico federale Fabrizio Antonelli e argento olimpico a Rio 2016.
Delusissima il bronzo mondiale della 10 e della 25 km e vincitrice della World Cup 2017 Arianna Bridi (Esercito/RN Trento): "Fa molto male uscire così, dopo una stagione piena di sacrifici e di miglioramenti - dichiara la 22enne seguita da Antonelli e vincitrice nel 2018 della seconda tappa delle World Series (ex Coppa del Mondo) alle Seychelles - Devo imparare da queste lezioni per crescere ulteriormente e per diventare ancora più forte". 


Nella prova maschile gli azzurri restano fuori dal podio. Vince Ferry Weertman in 1h49'28"2 al fotofinish sull'ungherese Kritof Rasovszky, già d'oro nei 5000 metri. L'olandese è il campione olimpico, mondiale ed europeo dal 2014. Terzo il tedesco Rob Muffels (quarto bei 5000) con un ritardo di 5"5 in 1h49'33"7. Sesto Matteo Furlan (Marina Militare / Team Veneto) a tre secondi dal podio, in 1h49'36"7. Ottavo Mario Sanzullo (Fiamme Oro / CC Napoli), in 1h49'47"7. Quindicesimo Simone Ruffini (Fiamme Oro / CC Aniene), in 1h49'53"5.

"Un po' ci ho creduto, soprattutto quando sono passato terzo alla boa dei 7500 metri - racconta Furlan, 28enne di San Vito al Tagliamento (Pordenone), allenato da Moreno Daga, argento mondiale ed europeo della 25 chilometri e bronzo iridato nel 2015 nella 5 e 25 km - Poi sono stato risucchiato dal gruppo, ho subito qualche colpo e non sono riuscito a risalire velocemente. Quando sono uscito dalla ressa era troppo tardi. Ho imbarcato anche un po' di acqua e per effetto della muta avevo la sensazione di non produrre molto col movimento delle gambe che sentivo poco. Comunque le mie condizioni sono buone. Nella 25 chilometri me la giocherò fino alla fine". 

Perplesso Sanzullo, argento mondiale nella 5 chilometri e bronzo con la staffetta che nuoterà anche qui. "In acqua stavo bene prima della gara; poi a metà percorso ho cominciato ad avere male alle braccia e ne ho risentito. Non ho problemi a nuotare con la muta e non ho avvertito molto il freddo. Non so perché abbia avuto dei problemi; cercherò di capirlo col mio allenatore", ovvero il tecnico federale Emanuele Sacchi che segue anche un deluso Ruffini, campione mondiale nel fiume Kazanka nella 25 chilometri e oro con la staffetta ad Hoorn 2016. "Non riesco a nuotare bene con la muta; mi dispiace aver disputato una pessima gara - racconta il 28enne di Tolentino, sul podio anche agli europei al lago Balaton nel 2010 col bronzo nei 5000 e l'argento in staffetta - Ci tenevo a disputare un buon europeo per riscattare il mondiale. Speravo che la temperatura dell'acqua salisse per evitare la muta, ma le condizioni di gara erano queste per tutti e gli altri si sono adattati più di me".

Il podio della 10 chilometri fem
1. Sharon Van Rouwendaal (Ned) 1h54'45''7
2. Giulia Gabbrielleschi 1h54'53''0
3. Esmee Vermulen (Ned) 1h55'27''4
4. Rachele Bruni 1h55'40''6
8. Arianna Bridi 1h57'27''1 


Il podio della 10 chilometri maschile
1. Ferry Weertman (Ned) 1h49'28"2 al fotofinish
2. Kristof Rasovszky (Hun) 1'49'28"2
3. Rob Muffels (Ger) 1h49'33"7
6. Matteo Furlan 1h49'36"7
8. Mario Sanzullo 1h49'47"4
15. Simone Ruffini 1h49'53"5


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Foto Andrea Staccioli/deepbluemedia.eu